“Grazie della vostra preghiera e della vostra accoglienza. Siamo tutti alla ricerca di un posto e voi sapete quanto sia difficile trovare il posto in cui fermarsi. Almeno qui, nel Signore, celebrando l’Eucaristia tra le vostre attrazioni, un posto c’è per tutti. Nel Signore il posto c’è ed è un posto dove non ci sono tasse da pagare, c’è accoglienza, misericordia, perdono, solidarietà”. Sono queste le parole con le quali mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, si è rivolto oggi alle famiglie degli operatori dello spettacolo viaggiante del Luna Park, preoccupate per il caro bollette dell’energia elettrica che mette a rischio il lavoro di oltre 350 persone e che, come ogni anno da 99 anni per un mese tra ottobre e novembre, sostano a Perugia. “L’edizione 2023 sarà molto speciale, perché festeggeremo un secolo della nostra presenza a Perugia, un evento che pubblicizzeremo anche a livello nazionale e sarà una grande festa che coinvolgerà tutta la città”, ha dichiarato Enzo La Scala, portavoce del Luna Park, presente alla messa celebrata come ogni anno dall’arcivescovo di Perugia sulla pista di un autoscontro, assieme al parroco di Ferro di Cavallo don Francesco Medori, responsabile diocesano della pastorale per i circensi, fieranti e dello spettacolo viaggiante. “Sono contento di essere qui, in quest’ora in cui il Luna Park è fermo, c’è silenzio, perché dentro lo spettacolo viaggiante c’è la fatica di ogni giorno, quella che voi interpretate e portate avanti. Venendo qui la sera si entra, giustamente, in un mondo di luci, di movimento, di festa e si rischia di dimenticare quello che c’è dietro: la preoccupazione, il pensiero, il lavoro delle vostre famiglie. Credo che dietro a ciascuna di queste attrazioni ci sia la volontà di lavorare al meglio per offrire a noi un momento di distensione e di divertimento”, ha aggiunto mons. Maffeis che ha sottolineato l’abilità, la professionalità e l’artigianato dimostrato per far funzionare il tutto. “Io vi auguro che non vi manchi mai il fuoco, che è l’amicizia, la fraternità, la capacità di darsi la mano l’uno con l’altro… Non vi manchi mai il fuoco che è l’amore del Signore, perché – ha spiegato – quando c’è Lui riusciamo a portare i nostri problemi con un’altra forza e con un’altra fiducia, con la fiducia della sua provvidenza, con la fiducia della certezza che Lui non ci molla, non ci dimentica, non ci abbandona”. Grati per l’aiuto ricevuto dalla Caritas diocesana durante la fase acuta della pandemia, gli operatori del Luna Park hanno promosso una raccolta in denaro per le attività caritative della Chiesa perugino-pievese consegnata a mons. Ivan Maffeis, accompagnata da una lettera in cui esprimono la loro riconoscenza.