Il piano di lavoro 2023 dell’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) sarà dotato di un bilancio di quasi 1,3 miliardi di euro nel nuovo anno, che serviranno per “la prevenzione, la preparazione e la risposta rapida alle urgenze sanitarie transfrontaliere esistenti ed emergenti”, con particolare attenzione allo “sviluppo e alla disponibilità di contromisure mediche” (vale a dire farmaci, vaccini…), spiega una nota della Commissione. “In poco più di un anno dalla sua istituzione”, ha commentato Stella Kyriakides, commissaria per la salute, “Hera si è saldamente affermata come torre di guardia dell’Ue per far fronte alle future minacce per la salute”. L’autorità europea è stata, sempre secondo la commissaria “una forza trainante nella risposta dell’Ue alle sfide sanitarie che stiamo attualmente affrontando”: la pandemia di Covid-19, l’epidemia di vaiolo delle scimmie e il sostegno per garantire l’accesso ai farmaci ai rifugiati ucraini. Con il suo secondo piano di lavoro, pubblicato oggi, Hera continuerà “la sua missione di attore chiave nella preparazione sanitaria a livello europeo e globale e di coordinamento delle risposte decisive alle emergenze sanitarie attuali e potenzialmente emergenti”. Da oggi è disponibile anche il “Rapporto sullo stato di preparazione in ambito sanitario” con la descrizione dei passi che Hera intraprenderà raggiungere questo obiettivo.