“Vivere la profezia di farsi accanto al mondo della mobilità umana”. Lo ha detto il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, aprendo ieri a Roma il corso di pastorale migratoria e spiegando il compito oggi di chi opera nel mondo delle migrazioni. Mons. Felicolo, dopo aver ricordato alcune figure della pastorale migratoria come san Giovanni Battista Scalabrini e santa Francesca Cabrini, ha evidenziato l’importanza di questo corso e della necessità di “entrare in relazione” tra gli operatori per un servizio pastorale accanto al mondo migrante.
All’incontro partecipano circa 40 persone provenienti da 26 diocesi italiane e dalle Missioni cattoliche italiane in Europa. Il corso di formazione si rivolge anzitutto ai nuovi direttori Migrantes regionali e diocesani e ai loro collaboratori, ai cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane e ai missionari per gli italiani all’estero, di nuova nomina.
Tra gli appuntamenti una celebrazione, questa sera, presieduta dal segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi. I lavori si concluderanno il 2 dicembre con gli interventi del presidente della Migrantes, l’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, e del direttore generale. Durante il corso diversi interventi e testimonianze sulla pastorale della mobilità umana.