Raccontare come la storia degli ebrei di Roma e la fine della segregazione nel ghetto si intrecciano con l’Unità d’Italia e con i valori risorgimentali, anche attraverso il contributo di personaggi del cinema, della cultura e dello spettacolo. Con questo obiettivo prende oggi il via il progetto “Benè Romì”, promosso dalla Comunità ebraica di Roma e dalla Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e dal Comitato per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, coordinato da Paolo Vicchiarello.
Episodi, eventi e vicende fondamentali nella storia del nostro Paese che vengono raccontati oggi sui profili social (Instagram) individuali di 18 artisti, che hanno infatti girato un video con il proprio smartphone leggendo o interpretando un pezzetto di storia, partendo dall’antichità e arrivando alla “presa di Roma”. Il progetto è stato realizzato, per l’agenzia “I Say”, da Alex Zarfati e da Giorgia Cardaci.
I volti noti che hanno aderito al progetto sono Francesco Castelnuovo, Massimiliano Gallo, Paolo Ruffini, Nancy Brilli, Marco Bonini, Massimo Ghini, Valeria Solarino, Caterina Guzzanti, Fausto Sciarappa, Ricky Memphis, Bruno Pavoncello, Beppe Fiorello, Claudia Gerini, Donatella Finocchiaro, Gianmarco Tognazzi, Ambra Angiolini, Andrea Bosca, Giulia Bevilacqua.
Il rapporto tra l’Italia e i suoi cittadini ebrei rappresenta uno dei passaggi-chiave del Risorgimento e del progresso civile dell’intero Paese. In particolare, a partire dal 1870 gli ebrei romani cominciarono ad acquisire i loro diritti civili e tornare ad essere protagonisti nella città attraverso il loro contributo concreto. Questi temi hanno costituito la materia di un vasto e articolato percorso di ricerca storica e documentale, coordinato da un comitato scientifico, dall’Archivio storico della Comunità ebraica e dal Museo ebraico di Roma. Tutto il materiale prodotto è stato raccolto e organizzato all’interno di un portale web: bene-romi.it, disponibile a partire dalle ore 12 di oggi.
“Il 20 settembre e le vicende connesse rappresentano una data spartiacque per la storia degli ebrei di Roma, poiché oltre all’unificazione d’Italia quel giorno sancì anche la fine del ghetto, istituito nel 1555. Abbiamo deciso di raccontare quegli avvenimenti in modo divulgativo, così da renderli fruibili e immediatamente accessibili alle nuove generazioni. I temi sono veicolati sui social tramite il contributo di 18 artisti di primo piano, che ringrazio, e rappresentano l’approdo di un lavoro capillare di ricerca scientifica coordinato da un comitato di esperti. In questo modo coniughiamo la capacità di diffusione e l’autorevolezza dei contenuti, con l’obiettivo di far conoscere passaggi cruciali per la storia degli ebrei romani, ma anche del nostro Paese”, sottolinea la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.