Le diffuse inondazioni degli ultimi tre mesi hanno sconvolto la vita di circa 19 milioni di bambini nei cinque Paesi più colpiti. Lo rende noto Save the Children sottolineando la necessità che il vertice Cop27 della prossima settimana dia una risposta concreta e urgente all’emergenza climatica.
“I bambini di Pakistan, Nigeria, India, Ciad e Sud Sudan sono stati testimoni delle inondazioni più estese a livello globale tra agosto e ottobre di quest’anno”, si legge in una nota. Secondo l’International Disasters Database1, le alluvioni in questi cinque Paesi hanno colpito un totale di 38,7 milioni di persone con migliaia di morti e milioni di sfollati.
I cinque Paesi più colpiti dalle inondazioni – Pakistan, Nigeria, Ciad, Sud Sudan e India – soffrono tutti di alti livelli di insicurezza alimentare, il che significa che stanno affrontando una grave crisi alimentare accelerata dai disastri climatici.
“La crisi climatica sta cambiando il mondo come lo conosciamo con gravi implicazioni per i bambini”. Secondo un recente rapporto di Save the Children, un terzo della popolazione infantile mondiale vive con il duplice impatto della povertà e dell’elevato rischio climatico. La ricerca ha anche rilevato che si stima che l’80% dei bambini sia colpito da almeno un evento climatico estremo all’anno.
“È estremamente allarmante il numero di inondazioni da record quest’anno, soprattutto negli ultimi tre mesi”, ha dichiarato Yolande Wright, direttore globale di Save the Children per la povertà infantile, il clima e le aree urbane. “Circa 38,7 milioni di persone in tutto il mondo – ha aggiunto – sono state sconvolte da alluvioni estreme nei cinque Paesi più colpiti, tra cui circa 19 milioni di bambini. Molti di questi sono ancora provati e hanno bisogno di assistenza urgente”. Per Wright, “la Cop27 rappresenta una delle ultime opportunità per mettere sotto controllo l’emergenza climatica e fornire finanziamenti ambiziosi per garantire un futuro sicuro al nostro pianeta e alle generazioni a venire. La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini e le decisioni prese a Sharm el-Sheikh influenzeranno il futuro dei minori”.
Nell’imminenza del summit, Save the Children chiede ai governi che parteciperanno alla Cop27 di sostenere con fondi nuovi e aggiuntivi le perdite e i danni subiti dai Paesi maggiormente colpiti dalla crisi climatica e far fronte ai costi dell’impatto sui diritti dei bambini. Ciò prevede il sostegno alle comunità già colpite dagli impatti climatici.