“Pastori del popolo, e non chierici di Stato”. È l’imperativo rivolto, a braccio e a più riprese, dal Papa alla comunità del Pontificio Collegio Latino Americano, ricevuto oggi in udienza. “Stare con lui: questo significa essere suoi discepoli”, ha spiegato Francesco nel discorso in spagnolo. “Uscire, muoversi, portare l’allegria del Vangelo”, ha proseguito: “questo è essere suoi missionari”. “Stare ed uscire” sono i due verbi che, per il Papa, i due verbi che caratterizzano la vita cristiana. In questa prospettiva, “stare con Gesù” significa anche “uscire” per “stare con i poveri, con i migranti, con i malati, con i più piccoli e dimenticati della società, per condividere con loro la vita ed annunciare l’amore incondizionato di Dio”. “Perché Gesù è presente in modo speciale questi fratelli e sorelle più vulnerabili”, ha ricordato il Papa, esortando a braccio i presenti ad essere “dipendenti dall’incontro con Dio, non dal cellulare”. “Il clericalismo è una forma di mondanità, è una delle peggiori perversioni”, ha ribadito ancora fuori testo.