Il 29 novembre 1922, cento anni fa, mons. Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa con il nome di Giovanni XXIII, concluse il suo viaggio in Calabria. L’ultima visita al santuario di San Francesco di Paola. Il viaggio nella regione era iniziato il 3 novembre da Nicastro. Mons. Angelo Giuseppe Roncalli, come presidente del Consiglio centrale per l’Italia della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, visitò diverse città in tutta la regione ed ebbe modo di conoscere le molteplici sfaccettature delle diocesi calabresi che visitava per sensibilizzare e ravvivare l’attenzione all’ideale e alle attività missionarie della Chiesa. Venne a contatto con vescovi, sacerdoti, seminaristi, circoli o gruppi dell’Opera della Propagazione della Fede, raccogliendone testimonianze che non avrebbe mai dimenticato. Quel viaggio è raccontato oggi nel volume “Roncalli in Calabria. Il viaggio nella regione un secolo fa (1922-2022)”, edito da Tau e scritto dal giornalista calabrese Raffaele Iaria, originario di Scala Coeli (Cosenza), che pubblica pagine del diario del giovane Roncalli, lettere e anche testimonianze di alcuni vescovi calabresi che hanno incontrato Roncalli da Papa e parlato di quel viaggio. L’ultima tappa fu proprio al santuario di Paola, il 29 novembre 1922 e sarà lo stesso Roncalli, da Papa, quarant’anni dopo, a dichiarare San Francesco patrono della regione con il Breve apostolico “Lumen Calabriae” nel quale si legge: “Luce della Calabria odierna, S. Francesco di Paola, per la straordinaria santità della sua vita e per gl’innumerevoli favori celesti ottenuti per sua intercessione, è venerato dagli abitanti di quella regione, con continui e speciali atti di culto. Il centro principale di tale devozione è l’insigne aantuario di Paola, dove l’illustre Santo nacque e fondò il suo ordine”. E durante una tappa del viaggio legge parte di una biografia del Santo paolano scritta da G. M. Roberti. È stata l’occasione – dice l’autore del libro, Raffaele Iaria, per conoscere la Calabria e per incontri con tante persone “buone e generose” dalle quali ha ricevuto anche tanti conforti spirituali che non dimenticherà… Ma anche la Calabria non dimentica: sono tante le targhe e le lapidi in vari posti della regione che ricordano quella visita. Lo scorso 26 novembre nel duomo di Cosenza, è stata posta una lapide durante una celebrazione presieduta dall’amministratore apostolico di Cosenza-Bisignano, mons. Giuseppe Piemontese in ricordo della celebrazione, 100 anni fa, di Roncalli davanti all’effige della Madonna del Pilerio.