Incidenti stradali: quattro vescovi, “fare “tutto il possibile perché la sicurezza delle nostre autostrade e delle nostre strade sia garantita da infrastrutture adeguate”

“Vicinanza umana e spirituale a tutte le persone che sono nella sofferenza a causa di questa lunga sequela di incidenti. In particolare ai familiari delle vittime e a quanti sono rimasti invalidi in seguito agli incidenti stradali che li hanno visti coinvolti”. Ad esprimerla sono quattro vescovi – Francesco Moraglia, patriarca di Venezia; Giuseppe Pellegrini, vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone; Corrado Pizziolo, vescovo della diocesi di Vittorio Veneto; Michele Tomasi, vescovo della diocesi di Treviso – in un messaggio in merito ai tragici incidenti che “da troppo tempo si ripetono” sul tratto autostradale della A4 Venezia-Trieste e in particolar modo nella tratta che va da Mestre a Portogruaro e che insiste sul territorio delle citate diocesi. “Sono troppe le persone che proprio in questo tratto autostradale hanno perso la vita”, denunciano i presuli: “Sono troppi quanti hanno riportato gravi danni, con conseguenze invalidanti per sempre. Queste laceranti ferite toccano sul vivo le persone direttamente coinvolte, ma anche le rispettive famiglie, appartenenti non solo alle nostre comunità ma anche a comunità di altre province e regioni”. Nel messaggio, i vescovi ribadiscono “il valore della vita – quella di ogni persona – che va sempre custodita e protetta, perché la vita non ha prezzo”. “A chi si mette al volante di un’auto o di un camion è affidata la responsabilità della cura e della custodia della propria e dell’altrui vita”, la raccomandazione: “Molto concretamente, ciò significa avere grande attenzione al modo di condurre il proprio veicolo per non essere fonte di pericolo a sé stessi o ad altri” . Infine, la gratitudine “a quanti – forze dell’ordine, sanitari, volontari, singoli cittadini– si impegnano lungo le nostre strade per custodire la vita altrui e, con un generoso gesto di carità, accorrono a prestare i soccorsi e conforto”. “La vita deve esser custodita anche grazie a infrastrutture adeguate che permettano a quanti vi transitano di poterlo fare in sicurezza”, si legge ancora nella lettera, i cui firmatari lanciano un appello a fare “tutto il possibile perché la sicurezza delle nostre autostrade e delle nostre strade sia garantita da infrastrutture adeguate”.

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