In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre oggi, le Acli esprimono preoccupazione per l’aumento dei femminicidi nel nostro Paese. “Secondo gli ultimi dati del Viminale, in un anno, tra l’1 agosto 2021 e il 31 luglio 2022, in Italia sono state uccise 125 donne”, afferma Chiara Volpato, responsabile Coordinamento donne Acli. “Riteniamo che solo l’educazione alla tolleranza, alla pace, all’accoglienza delle differenze, condotta già nelle prime classi delle scuole e la diffusione di una cultura del rispetto a 360 gradi possano realmente cambiare le cose”, osserva Volpato. “Dal 2019 è stato introdotto il cosiddetto Codice rosso: a fronte delle ottime intenzioni del legislatore, ci rendiamo conto che non è di facile applicazione, soprattutto perché i problemi, per la vittima, non terminano con l’atto della denuncia. Lanciamo un appello al nuovo Governo affinché questa buona norma sia resa più efficace”.
Per comprendere le cause di questo allarmante fenomeno, sabato 26 novembre alle ore 9, il Coordinamento donne Acli ha organizzato l’incontro online “Perché la violenza è arrivata a questo punto?”. Al dibattito interverranno, oltre a Volpato, Simonetta De Fazi, ricercatrice Acli nazionali area cultura studi e ricerche; Mariangela Perito, psicologa, responsabile Coordinamento Donne Campania; Santina Bruno, avvocata, responsabile Coordinamento Donne Calabria; Emanuele Corn, docente di diritto penale presso le università di Trento e Antofagasta (Cile); Arturo Sica, psicoterapeuta presidente Associazione “Whitedove; Erica Mastrociani, responsabile Acli nazionale Area cultura studi e ricerche.
L’evento sarà trasmesso online sulla pagina Facebook e sul canale Youtube delle Acli.