Una passeggiata per aumentare la consapevolezza sulla violenza sessuale come arma di guerra nei conflitti nel mondo e rafforzare l’azione globale di contrasto. Ad organizzarla domenica 27 novembre a Roma (ore 10-12) alla vigilia della Conferenza internazionale Preventing Sexual Violence in Conflict (Londra, 28 – 29 novembre) sono l’Ambasciata del Regno unito presso la Santa Sede, la World Union of Catholic Women’s Association (Wucwo) e la squadra sportiva Athletica Vaticana. Il ritrovo è alle 10 in piazza San Bartolomeo all’Isola (Isola Tiberina) da dove, percorrendo la ciclabile lungo il Tevere (3 km) fino a Ponte Sant’Angelo, si arriverà in piazza San Pietro per partecipare alle 12 all’Angelus con Papa Francesco. Christopher Trott, ambasciatore del Regno unito presso la Santa Sede, guiderà la marcia insieme a Maria Lía Zervino, presidente generale Wucwo, e a Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana.
“Durante la mia carriera – afferma Trott -, ho sentito io stesso storie agghiaccianti di sopravvissuti e testimoniato in prima persona l’impatto devastante sulle vittime, le loro famiglie e intere comunità, dal mio primo incarico in Myanmar a quelli più recenti in Sud Sudan e nelle Isole Salomone”. Ora – prosegue – stiamo assistendo all’uso della violenza sessuale come arma di guerra da parte delle forze di occupazione in Ucraina. Questo è assolutamente inaccettabile”. Di qui l’iniziativa di domenica “occasione importante per rilanciare la consapevolezza e invito ad un’azione globale rafforzata”. “Dopo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Wucwo invita ad unirsi a questa splendida iniziativa contro la violenza sessuale come arma di guerra”, aggiunge Zervino. “La comunità sportiva di Atletica Vaticana rinnova l’instancabile incoraggiamento di Papa Francesco alla preghiera e a lavorare per la pace”, dichiara a sua volta Mattei. “Anche attraverso gesti apparentemente ‘piccoli’, come camminare insieme”, risposta “semplice e chiara all’orrore e all’insensatezza della guerra, una vera bestemmia”. “Dall’Isola Tiberina a Piazza San Pietro – conclude -, cammineremo, insieme alle nostre famiglie, nella vicinanza spirituale a tutte le vittime, alle quali non è stata tolta la dignità dall’ingiustizia subita”.
La Conferenza internazionale è il seguito del summit globale del 2014; quest’anno ricorre il 10° anniversario del lancio della Preventing Sexual Violence in Conflict Initiative.