Domenica 27 novembre alle 15 nella cappella del seminario (piazzale Bacchelli, 4) l’arcivescovo card. Matteo Zuppi celebrerà la messa al termine della giornata di riflessione, incontro e preghiera di “Monastero WiFi” sul sacramento della Riconciliazione. L’evento inizierà alle ore 9.30 e interverranno mons. Marco Bonfiglioli, rettore del seminario; padre Giuseppe Carbone, Op e docente della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna; suor Elena Zanardi e don Luca Ferrari, già responsabile del servizio confessioni per il Giubileo 2000. L’incontro si concluderà con l’Adorazione eucaristica guidata da don Massimo Vacchetti.
Lunedì 28 alle ore 12.30 a Villa Pallavicini (via Marco Emilio Lepido, 196) l’arcivescovo interverrà all’inaugurazione del rinnovato viale di ingresso, con il nuovo asfalto, che collega alla via Emilia, cui ha contribuito l’associazione “Korabi” che riunisce imprenditori albanesi e arbëreshë già ospiti di Villa Pallavicini. Presenti fra gli altri, oltre al card. Zuppi e a don Vacchetti, presidente della fondazione “Gesù Divino Operaio”, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e Astrit Poti, presidente dell’associazione “Korabi”. Il giorno prescelto per l’inaugurazione coincide con la festa nazionale per l’indipendenza dell’Albania. Villa Pallavicini, spiega don Vacchetti, “è la casa degli albanesi di Bologna, nel quale molti di loro hanno trovato non solo accoglienza ma anche una famiglia, un lavoro, un futuro e un padre nella persona di mons. Giulio Salmi” al quale verrà intitolato il viale che sarà inaugurato. “Siamo un gruppo di persone che hanno fatto strada – spiega Astrit Poti – ma non ci dimentichiamo da dove veniamo e chi ci ha accolti. Questa strada rappresenta molto per noi perché ci ricorda l’accoglienza, i sacrifici, la paura e la speranza. Dopo il buio cercavamo una strada: l’abbiamo trovata”. Lunedì 28, inoltre, alle ore 9.45, il card. Zuppi interverrà al seminario “Un altro punto di vista: la persona con disabilità come valore aggiunto nel mondo del lavoro”, proposto dal Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità e dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Cei.