Le Acli hanno scelto un luogo simbolo per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell’istituzione della legge sull’obiezione di coscienza, in seguito divenuto Servizio civile e più recentemente Servizio civile universale: Barbiana. Oggi, nel luogo dove don Lorenzo Milani fondò la scuola popolare e da cui lanciò la campagna per l’obiezione di coscienza finendo per questo anche a processo, si sono ritrovati dirigenti e volontari nazionali e toscani delle Acli.
A livello nazionale negli ultimi dieci anni sono stati 4.500 i giovani che hanno svolto il servizio civile presso le sedi Acli. A livello toscano sono stati invece 119, di cui 13 nell’ultimo anno. “La legge 772/1972 che ha riconosciuto l’obiezione di coscienza – ha detto Giacomo Martelli, presidente Acli Toscana – è stata una grande conquista civile per tutta l’Italia. Noi l’abbiamo voluta festeggiare a Barbiana perché senza l’impegno di don Milani e di molti altri forse oggi non si potrebbe parlare di Servizio civile universale, perlomeno come lo intendiamo oggi”. “Il Servizio civile universale è un laboratorio di cittadinanza attiva per moltissimi giovani. Per questo motivo auspichiamo una sempre maggiore valorizzazione da parte delle Istituzioni”, ha concluso Debora Baldi, responsabile regionale Acli toscana del servizio civile.