(Strasburgo) In una risoluzione non legislativa, approvata con 416 voti favorevoli, 124 contrari e 33 astensioni, gli eurodeputati ritengono che le 17 misure correttive dell’Ungheria concordate dalla Commissione “non sono sufficienti ad affrontare il rischio sistemico per gli interessi finanziari dell’Ue”, anche se venissero attuate completamente. I deputati – riuniti a Strasburgo (la plenaria si chiude oggi) – esortano i Paesi Ue ad adottare le misure contenute nel regolamento sulla condizionalità “al fine di proteggere il bilancio Ue dalle violazioni dei principi dello Stato di diritto in Ungheria” e a revocarle solo dopo che le misure correttive di Budapest “avranno avuto un effetto duraturo”. Inoltre, aggiungono che “se queste misure dovessero essere revocate in futuro, l’Unione europea dovrebbe ricorrere a una correzione finanziaria”. Il Parlamento considera “deplorevole che i fondi del Piano di recupero e resilienza dell’Ungheria (Pnrr) non siano ancora arrivati al popolo ungherese a causa delle azioni del loro governo”.
Il Parlamento ha inoltre approvato in via definitiva l’accordo con il Consiglio sul non riconoscimento dei documenti di viaggio rilasciati dalla Russia nelle regioni ucraine occupate e nei cosiddetti territori secessionisti della Georgia, ai fini del rilascio di un visto o dell’attraversamento delle frontiere esterne dell’Ue. Secondo la proposta, la Commissione dovrà consultare i Paesi Ue e “stilare un elenco di documenti di viaggio russi, in particolare i passaporti, che non dovranno essere accettati”. Tuttavia, i rifugiati del conflitto in Ucraina potranno comunque entrare nell’Ue per motivi umanitari.