Venerdì 9 dicembre, alle ore 19.30, presso la Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella) di Roma sarà inaugurato il nuovo presepe napoletano. L’opera, promossa da padre Simone Raponi della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri e realizzata interamente dal maestro presepista Aniello Gaudino, sarà benedetta dal card. Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nella più autentica tradizione filippina l’evento sarà accompagnato da un concerto, diretto da Valerio Losito, di laudi oratoriane e musiche di Corelli, Scarlatti, Händel e Vivaldi. Interverrà il soprano Arianna Vendittelli. Tutte le statue che compongono l’opera – si legge in una nota – sono realizzate con le tecniche del presepe napoletano settecentesco (testa in terracotta, occhi in vetro, arti in legno, abiti in stoffa). La scenografia è ispirata alle vedute dei ruderi romani di Giovanni Paolo Pannini e presenta elementi della tradizione napoletana come la locanda. L’unicità del presepe è data dai dettagli che vogliono significare il legame con l’Oratorio di San Filippo Neri: gli angeli portano il giglio, simbolo della purezza di san Filippo, e il cuore fiammante, simbolo dell’amore ardente del santo. È presente anche l’immagine della Madonna Vallicelliana che è elemento devozionale centrale e identificativo della Chiesa Nuova. La presenza di tre figure oratoriane in adorazione della scena sacra (San Filippo Neri, San John Henry Newman, il cardinale Cesare Baronio) vuole invece sottolineare la perenne attualità del mistero dell’incarnazione, che costituisce la vera fonte della santità. Un invito per tutti coloro chiamati a contemplare il presepe.