Dopo nove mesi di guerra, mentre milioni di persone precipitano nella povertà, anche le città si domandano cosa possono fare in concreto per la pace. Lo faranno ad Assisi, sabato 26 novembre 2022 nell’assemblea nazionale convocata dal Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani.
L’assemblea, che si terrà presso il Comune di Assisi a partire dalle 10, è significativamente intitolata “Artigiani di pace” ed è dedicata a Marina Baretta, assessore alla pace recentemente scomparsa. “Prima la pandemia, poi la guerra, le catastrofi climatiche, l’aumento dei prezzi, l’esplosione delle disuguaglianze ci stanno togliendo la pace. Tutte le grandi emergenze planetarie si stanno scaricando sulle nostre città, costringendo sindaci, presidenti, assessori, consiglieri e operatori degli Enti Locali ad affrontare continue emergenze sociali, ambientali ed economiche. Cosa possono fare oggi, dal basso, le città per ricostruire la pace? Come possono contrastare la diffusione dell’impoverimento, del malessere e della violenza e promuovere il rispetto della dignità e dei diritti umani di tutti?”, si legge in una nota.
Sabato ad Assisi, nella città di San Francesco, ripartendo dal grande esempio di Giorgio La Pira, decine di amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia, risponderanno a queste domande nella consapevolezza che le persone più vicine ai problemi sono anche le più vicine alle soluzioni. “Le città della pace devono essere le città della cura – dicono Andrea Ferrari e Flavio Lotti, presidente e direttore del Coordinamento degli Enti Locali per la Pace – città dove qualcuno si prende cura di tutti e tutti si prendono cura degli altri. Al centro delle città della pace ci deve essere la cura delle giovani generazioni, della loro educazione e formazione, il contrasto all’impoverimento, alla solitudine, alla violenza e all’esclusione sociale, la promozione delle pari opportunità, la cura della salute di tutti, la cura dell’ambiente, la promozione di un’economia sociale e solidale”.