“La legge delega è un’occasione enorme ma potrebbe essere una delusione cocente, facciamo in modo che non lo sia”. Lo ha detto Lisa Noja, consigliera del Comune di Milano e relatrice della legge quadro sulla disabilità nella passata legislatura, intervenuta questa mattina a Roma, alla presentazione del progetto “Abitiamo nuovi spazi di libertà”. “L’abitare – ha affermato – è elemento centrale perché la casa come abbiamo capito durante il Covid è il luogo spesso più importante della vita. Uno degli indirizzi nella legge delega è la libertà di scelta. La persona con disabilità non è solo chi partecipa ma deve essere protagonista. Questo ce lo dice la stessa convenzione Onu quando parla di vita indipendente, riferendosi alla possibilità di scegliere il luogo e con chi vivere. La casa però può anche diventare un luogo disabilitante”. Riguardo al “Forward paper”, realizzato anche con l’aiuto dei pazienti, ha aggiunto: “Credo che emergano degli elementi di riflessione. Ad esempio il 74% degli intervistati ha dichiarato che senza i familiari avrebbe una indipendenza nulla. C’è poi un bisogno di avere spazi di autonomia e libertà dentro la casa, cioè il bisogno di libertà e solitudine. È un diritto stare da soli oppure no. La metà delle persone intervistate ha detto di non esser mai stata informata dell’esistenza di ausili tecnologici. L’hanno scoperto in autonomia, guardando il web. Nonostante la maggior parte sia favorevole a usarli, non sono a conoscenza del fatto che alcuni device siano a carico del Servizio sanitario e dicono che spesso l’unico ausilio è la carrozzina elettronica”, mentre, “le persone devono sapere a cosa possono avere accesso”. Per questo, Noja ha sottolineato come necessaria la costruzione di una rete di punti unici di accesso. “Altro elemento è costruire degli standard di servizio nelle Regioni. Questa è la più grande sfida della attuazione della legge delega. Dobbiamo agire per fare in modo che la legge sia l’occasione di creare un sistema uniforme”.