C’è bisogno di luoghi di informazione su ciò che la tecnologia offre oggi per migliorare la vita delle persone con disabilità anche nelle quattro mura domestiche. È questa una delle conclusioni a cui giunge il “Forward paper”, il lavoro presentato questa mattina dai Centri Nemo e da Biogen, che ha coinvolto esperti e pazienti per sondare la conoscenza degli ausili da parte delle persone ed elaborare proposte per migliorare la diffusione. Per Alberto Fontana, presidente dei Centri clinici Nemo, oggi sette in tutta Italia, l’obiettivo principale è aumentare le occasioni di informazione. “Possiamo guardare all’umanità in generale e cambiare la qualità della vita – ha sostenuto -. Dobbiamo dire in maniera leale che abbiamo bisogno di luoghi di formazione e dare la possibilità di conoscere la tecnologia. Abbiamo bisogno che esistano in tutte le regioni luoghi di informazione. Ognuno deve fare la sua parte. Insieme dobbiamo continuare a lavorare, utilizzando questa giornata per lanciare alla comunità di tutti coloro che hanno bisogno della tecnologia un messaggio per rendere più facile la vita delle nostre famiglie. Se la tecnologia aiuta a migliorare la vita, abbiamo vinto insieme. Dobbiamo lavorare nella concretezza e nell’idea che la tecnologia può cambiare la vita del nostro Paese”.