La diocesi di Padova non si stanca di pregare per la pace nel mondo, in ogni situazione di conflitto, e di sollecitare le coscienze a maturare percorsi e stili di pace. “Custodi di pace. Una lampada in cammino e otto soste di preghiera” è il progetto-percorso che prende il via domani, mercoledì 23 novembre, con una veglia di pace in basilica cattedrale a Padova, con inizio alle ore 20.45.
Si pregherà per la pace in lingue diverse, per dire l’universalità di questo sentire, animati dal coro della parrocchia cittadina di Montà, e si rifletterà sulla Parola di Dio e la pace aiutati dal biblista don Andrea Albertin. Al termine il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla – pellegrino di pace – uscirà dalla cattedrale, accompagnato dall’assemblea, per consegnare sul sagrato della basilica la lampada di pace alla delegazione della zona del Veneziano che la custodirà fino al 14 dicembre quando la preghiera di pace si terrà nel duomo di Dolo, sempre alle 20.45. Sarà questa la seconda tappa di questo cammino di pace che attraverserà tutto il territorio diocesano, fino al prossimo giugno, a cadenza mensile. Da Dolo la fiamma di pace sarà consegnata a una delegazione della pedemontana dove a gennaio, in corrispondenza con il mese della pace si terrà la tradizionale marcia per la pace, domenica 29 gennaio (dalle ore 14.30 alle 18.30), che quest’anno vedrà unite e insieme ben tre diocesi – Vicenza, Treviso e Padova – con la partecipazione dei tre vescovi mons. Giuliano Brugnotto, mons. Michele Tomasi e mons. Claudio Cipolla, in un percorso che attraverserà i territori confinanti di queste tre chiese da Fellette a Bassano del Grappa, dove ci sarà la concelebrazione eucaristica.
E poi ancora il 15 febbraio la preghiera di pace sarà nel duomo di Valdobbiadene, il 15 marzo nel duomo di Abano Terme, il 19 aprile nel duomo di Montagnana, il 17 maggio nel duomo di Conselve e infine il 14 giugno nel duomo di Piove di Sacco.
“Un percorso nel tempo (sette mesi) e nello spazio (il territorio diocesano) per mantenere viva e costante l’attenzione sulla pace, simbolicamente rappresentata dalla lampada che sarà di volta in volta consegnata alla delegazione della zona successiva che la custodirà per un mese e al termine si ritroverà per pregare nei modi che le comunità troveranno più opportuni, ma sapendosi parte di una Chiesa che coralmente invoca pace e s’impegna per un deciso sì alla pace”, spiega una nota della diocesi.