Migranti: Anci, il 23 novembre all’Assemblea di Bergamo evento “La cittadinanza che c’è. I Comuni protagonisti di vent’anni di buona accoglienza”

Sarà dedicato a “La cittadinanza che c’è. I Comuni protagonisti di vent’anni di buona accoglienza” l’evento, promosso da Anci-Cittalia, in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che celebra i vent’anni dalla nascita dello Sprar, sistema di accoglienza dei Comuni. L’incontro si terrà il 23 novembre a Bergamo, dalle 18, nel quadro dei lavori della XXXIX Assemblea annuale dell’Associazione nazionale Comuni italiani. Ad aprire i lavori saranno il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Parteciperanno tra gli altri: Massimiliano Tarantino, direttore di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Chiara Cardoletti rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’Unhcr, mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Cei, il prefetto Francesca Ferrandino, capo Dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno. A concludere i lavori sarà Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione.
Come viene spiegato in una nota, “l’evento, al quale sono invitati i Comuni e gli enti gestori della rete Sai, intende attivare una riflessione collettiva sulla storia del Sistema di protezione a partire da accadimenti e protagonisti che si sono rivelati centrali per la costruzione di un differente modello di protezione e inclusione sociale, capace di promuovere il passaggio da una logica assistenziale a un approccio di investimento sociale di rilievo nazionale”. “Ripercorrendo alcune delle pratiche più innovative di inclusione messe in campo dalla società civile e in sinergia con le amministrazioni locali, seguendo la linea del tempo che ha portato il sistema di accoglienza e i servizi correlati a rappresentare un’esperienza di innovazione che si amplia all’intero sistema di welfare del nostro Paese, la rete – conclude la nota – è invitata a condividere una lettura del presente consapevole perché dotata di dimensione storica e, dunque, capace di generare una visione del futuro”.

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