Eurostat: incidenti stradali, 19mila morti in un anno nell’Ue. In Italia situazioni più gravi in Molise e Sardegna, meglio la Valle d’Aosta

Gli incidenti mortali sulle strade dell’Ue sono stati 19.102 nel 2020, cioè 43 per milione di abitanti, mentre i feriti sono stati 935.555. Lo dicono oggi i dati Eurostat, mostrando lo spaccato regionale dei numeri complessivi e commentando che “alcuni dei più alti tassi di incidenza di vittime della strada nel 2020 sono stati registrati in regioni rurali” di Belgio, Bulgaria, Grecia, regioni ultraperiferiche di Francia, Polonia e Romania. Le regioni urbane invece hanno registrato un’incidenza molto inferiore di vittime della strada. Una delle ragioni, secondo Eurostat, potrebbe stare nelle limitazioni alle velocità medie. Eurostat ci tiene però a precisare che nel computo degli incidenti stradali non si distingue tra veicoli in transito in una regione o della regione, né se i morti e i feriti siano o meno residenti in una regione (o presenti per vacanza, lavoro o altro). Ne deriva che “regioni che dispongono di corridoi di transito o regioni con un numero elevato di visitatori potrebbero subire una maggiore incidenza di infortuni e decessi”.
Quanto alle regioni italiane, i numeri di incidenti mortali più alti in assoluto (sempre computati per milione di abitanti) sono stati registrati in Molise (83); segue la Sardegna che ne ha avuti 59; Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Provincia autonoma di Trento sono in una fascia che sta tra i 45 e i 56 incidenti mortali l’anno (per milione di abitanti); Piemonte, Liguria, Toscana, Puglia e Sicilia seguono con un numero che oscilla tra 33 e 35; Calabria, Campania Lombardia tra 23 e 33. La più virtuosa è la Valle d’Aosta, sotto la soglia dei 23.

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