“Le droghe e le dipendenze comportamentali, come il gioco d’azzardo e anche le dipendenze da internet, sono una piaga che non si è fermata neanche con il Covid, anzi… Le droghe sono entrate nelle nostre case, nel nostro quotidiano, con un aumento importante di patologie psichiatriche negli adolescenti”. Lo ha affermato Luciano Squillaci, presidente della Fict, intervenendo oggi pomeriggio al convegno del Centro di Solidarietà S. Crispino di Viterbo sul tema “Emergenza futuro. Cosa sta succedendo ai nostri giovani?”.
“La pandemia – ha evidenziato Squillaci – ha messo in rilievo però due aspetti: il mercato della droga non si ferma, ma trova strade alternative, e l’importanza della relazione. Proprio dalla centralità dei territori e della relazione dobbiamo ripartire, ma soprattutto dai giovani, dai loro sogni, creando una nuova alfabetizzazione emotiva”.
“Per una lotta efficace alle dipendenze dobbiamo ripartire da un rinnovato patto educativo basato sui valori, su una nuova ricerca di senso della vita, a partire proprio dall’ascolto dei giovani”, ha aggiunto il presidente della Fict.
“Il mondo dei ragazzi vive paradossi e contraddizioni creati dagli adulti e ciò che emerge è la loro grande solitudine, ‘isole all’interno di un oceano che non riescono ad incontrarsi’, un mondo creato dagli stessi adulti”, ha osservato Squillaci, secondo il quale “abbiamo abituato i ragazzi ad un mondo dove tutto è possibile, alla normalizzazione dell’eccesso. Ci siamo dimenticati di insegnare loro la capacità di emozionarsi e di abituarsi alle ferite, offrendo una educazione adattiva, per sopravvivere a questo mondo così complesso, anziché educarli alla speranza”.
“I ragazzi – ha concluso il presidente della Fict – sono ‘disperati’, cioè non hanno una speranza di futuro. Non si può educare alla speranza senza credere nella speranza”.