Perù: mons. Cabrejos (presidente vescovi) sull’arrivo della delegazione Osa, “analizzi non soltanto la crisi istituzionale, ma anche gli aspetti economici e culturali”

Ph. Sir

In vista dell’imminente arrivo in Perù del “Gruppo di alto livello” dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) per analizzare l’attuale crisi politica, connotata da continui conflitti istituzionali tra i poteri dello Stato e dalle inchieste per corruzione contro il presidente Pedro Castillo, mons. Miguel Cabrejos, presidente della Conferenza episcopale peruviana (Cep) e arcivescovo di Trujillo, ha chiesto al massimo organismo diplomatico del continente la formazione di due gruppi di lavoro: uno politico-giuridico e l’altro economico-culturale per superare la complessa situazione in cui si trova il Paese.
In un’intervista concessa al canale televisivo “Sol tivù”, monsignor Cabrejos ha sostenuto che “il Perù vive una crisi politica molto grave”. “Come Chiesa esprimiamo, da un lato, che le indagini giudiziarie devono continuare il loro corso, questo è indiscutibile – ha aggiunto -. Tuttavia, è anche inevitabile esprimere che sullo sfondo della crisi ci sono problemi strutturali e giuridici, ma anche problemi legati alla differenza culturale. Questo è qualcosa che nessuno sta affrontando direttamente. Quella differenza culturale porta a differenze economiche che non possono continuare. Ci sono molte lacune da colmare in quel campo”, ha assicurato mons. Cabrejos.
Nell’intervista, l’arcivescovo ha fatto riferimento agli attori politici protagonisti di questa crisi. “Il cambio degli attuali soggetti politici – Presidenza della Repubblica e Congresso – non risolverebbe i problemi strutturali e legali del Perù, perché questi problemi sono così grandi e così profondi che hanno bisogno di spazio e tempo. Il problema non è che ci sia l’impeachment oppure no. Penso che dobbiamo saltare questo problema e concentrarci sulle questioni strutturali, legali, giuridiche, culturali ed economiche del Paese”, ha affermato. Il presule ha precisato, anche di fronte a qualche polemica, sul recente incontro con il presidente della Repubblica e alcuni ministri, avvenuto nella sede della Cep, che “li abbiamo accolti come Istituzione della Chiesa in Perù”. La Conferenza episcopale peruviana “ha sempre ricevuto i presidenti della Repubblica, è una tradizione viva. Tutti sono passati di qui, e perché no Pedro Castillo?”.

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