(da New York) È l’arcivescovo mons. Timothy P. Broglio, ordinario militare degli Stati Uniti, il nuovo presidente della Conferenza episcopale americana. Broglio è stato eletto, ieri, durante la sessione autunnale dell’assemblea generale dei vescovi a Baltimora, con 138 voti dopo la terza votazione. Vicepresidente è stato eletto invece l’arcivescovo William E. Lori di Baltimora, presidente della Commissione pro-life della Conferenza episcopale. I due entreranno in carica il 17 novembre a conclusione dell’assemblea.
L’arcivescovo Broglio, 70 anni, ha lavorato nel corpo diplomatico vaticano in Costa d’Avorio, Paraguay, Porto Rico e Repubblica Dominicana. È stato anche capo di gabinetto del card. Angelo Sodano, segretario di Stato vaticano sotto San Giovanni Paolo II, prima di essere nominato ordinario militare nel 2007. È stato presidente del Comitato episcopale per la giustizia e la pace internazionale e del loro Comitato per gli affari canonici e il governo della Chiesa e membro della task force per l’Assemblea speciale del 2013. Originario di Cleveland, negli ultimi tre anni è stato segretario della Conferenza episcopale. Broglio, che è stato tra i sostenitori della libertà di coscienza nell’accesso ai vaccini e ha sostenuto le esenzioni dalle vaccinazioni, succederà all’arcivescovo di Los Angeles, mons. Josè M. Gomez.
Il vicepresidente, l’arcivescovo Lori, invece, è stato nominato 16° arcivescovo di Baltimora da Papa Benedetto XVI nel 2012. Ha presieduto il Comitato per la dottrina della Conferenza episcopale e il Comitato ad hoc per la libertà religiosa. Nel 2021 è stato scelto come presidente dei vescovi pro-life. È l’attuale cappellano supremo dei Cavalieri di Colombo. In qualità di presidente della Commissione per la libertà religiosa della Conferenza episcopale, Lori ha svolto un ruolo di primo piano nella lotta contro una legge sull’assistenza sanitaria, che chiedeva ai datori di lavoro di fornire una copertura contraccettiva nei piani di assicurazione sanitaria.