Uruguay: vescovi, “Sinodo strumento di comunione e unità”

(Foto: Ceu)

La Conferenza episcopale dell’Uruguay ha concluso ieri la sua Assemblea plenaria, iniziata a Florida lo scorso 9 novembre e inframmezzata dalla partecipazione, da parte di tutti i vescovi, al tradizionale pellegrinaggio nazionale alla Vergine dei “Treinta y Tres”, una tradizione che quest’anno è ripresa nella sua pienezza, dopo il periodo della pandemia, con un’ampia partecipazione di fedeli. Molti i temi affrontati dai vescovi. Un’assemblea che è stata però in gran parte dedicata al cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa ai vari livelli.
In relazione al Sinodo sulla sinodalità, in particolare, si è lavorato al Documento per la fase continentale, in preparazione all’incontro regionale del Cono Sud, che si svolgerà a Brasilia dal 6 al 10 marzo, in vista del quale i rappresentanti di laici, vita consacrata, diaconi, sacerdoti e vescovi, riceveranno una formazione. L’episcopato uruguaiano auspica che il Sinodo “sia strumento di comunione e unità della Chiesa attorno alla sua missione di annuncio del Vangelo”.
I vescovi sono stati poi informati dal card. Daniel Sturla, esprimendo la loro gioia al riguardo, per i significativi progressi nella causa di beatificazione del venerabile Jacinto Vera, primo vescovo dell’Uruguay. Proprio l’esempio del venerabile sarà al centro dell’incontro tra i vescovi e i sacerdoti che si terrà il prossimo anno, sempre in chiave sinodale.

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