Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento aderisce alla manifestazione che si svolgerà lunedì 19 dicembre per l’ospedale di Ribera, condividendo le richieste che il “Comitato Zona Disagiata” ha rivolto al Governo Regionale affinché si riapra in via definitiva il Pronto Soccorso e i reparti primari previsti per un ospedale di base. “Le richieste avanzata dal Comitato – si legge in una nota del Cartello Sociale – muovono dalla considerazione che l’Area Interna ‘Terre Sicane’ è stata identificata come ‘zona particolarmente disagiata’ dal ministero del Sud e la coesione territoriale e comprende 12 paesi per cui attualmente il Pronto Soccorso di Sciacca deve sostenere una rilevante pressione da parte di un’utenza sproporzionata alla struttura sanitaria. Per altro, in questi ultimi anni l’ospedale di Ribera, nonostante veniss considerato di fatto chiuso, è stato mantenuto aperto e potenziato in termini infrastrutturali con cospicui investimenti per l’adeguamento dei reparti e l’acquisto di nuove tecnologie sanitarie”.
Nello stesso tempo, l’Ufficio diocesano di Pastorale sociale, guidato da don Mario Sorce, interviene su una questione analoga che riguarda il territorio di Canicattì come denunciato dai presbiteri e dalla comunità ecclesiale locale a seguito della sollecitazione di un comitato civico a proposito delle condizioni in cui versa l’ospedale Barone Lombardo.
“In particolare — secondo i componenti del Cartello Sociale don Mario Sorce, Salvatore Pezzino, Alfonso Buscemi, Emmanuele Piranio e Gero Acquisto – la situazione di estrema precarietà per mancanza di personale medico e paramedico in cui si trovano i reparti di Psichiatria, Cardiologia e Chirurgia fa presagire la chiusura della struttura sanitaria con gravissime conseguenze per la popolazione. In questo senso si rende urgente e in differibile un intervento delle istituzioni competenti al fine di rilanciare un buon presidio fondamentale per il territorio”.