I cattolici olandesi sono oggi il 20,8% della popolazione (erano il 24,1% nel 2012). Di questi il 2,7% frequentano regolarmente la Chiesa (erano il 5,6% nel 2012), il 3,9% dei cattolici svolge una qualche attività di volontariato (era il 5,5%). Sono i dati contenuti nel rapporto che i vescovi olandesi hanno presentato ai diversi dicasteri vaticani durante la loro visita ad limina. Nel 2021 sono stati celebrati 6.310 battesimi (contro i 19.680 del 2012), 9.500 prime comunioni (e 27.460 nel 2012), 5.800 cresime (18.900 nel 2012), 660 matrimoni (erano stati 2.915 nel 2012), 14.850 funerali (contro i 26.260 del 2012). A cancellarsi dai registri ecclesiali nel 2021 sono state oltre 10mila persone. Le parrocchie sono passate da 948 a 641 e nello stesso periodo 2012-2021 il numero di chi lavora nella pastorale è calato del 30%: sono diminuiti i laici stipendiati (-48%) per l’assottigliarsi delle risorse economiche, sono diminuiti i preti (-19%) e anche i diaconi stipendiati (-32%). Nel rapporto non si specifica il numero di sacerdoti attivi in Olanda, ma si dice che sono 55 gli uomini che si stanno preparando al sacerdozio. Nei 160 istituti religiosi di diritto pontificio e nei 30 di diritto diocesano ci sono 1.765 suore (ce n’erano 4.112 nel 2012), 1.026 religiosi, di cui 861 sacerdoti (erano 1.789). I cattolici sono il gruppo religioso più consistente, seguiti dai protestanti (15%); la terza religione è l’Islam (5%). Il 46% della popolazione olandese non appartiene ad alcun gruppo religioso.