Sarà pubblicata il prossimo 31 gennaio la relazione della Commissione indipendente per lo studio degli abusi sessuali sui minori nella Chiesa cattolica in Portogallo, voluta dai vescovi. L’annuncio è stato fatto nel contesto dei lavori dell’Assemblea plenaria dei vescovi portoghesi (Fatima, 7-10 novembre). La gratitudine per il lavoro della Commissione si unisce alla “richiesta di perdono per le vittime che, nonostante la fatica del loro dolore, hanno reso testimonianza o deposizioni”. Il proposito dei vescovi è che ci sia “tolleranza zero nei confronti degli abusi sessuali su minori e persone vulnerabili nella Chiesa”, perché quella degli abusi è “una grave realtà che contraddice l’identità e la missione della Chiesa”. Secondo i vescovi, è stata una “purificazione” il tempo, difficile per tutti, “della ricerca della giustizia e della verità, dell’individuazione di situazioni dolorose senza generalizzare indebitamente o accusare indiscriminatamente”. “Identificare i mali che sono esistiti e sono ancora presenti, e assumerli, è processo di conversione e di liberazione per tutti” ha dichiarato il presidente dei vescovi. Una parola di stima i vescovi hanno rivolto anche ai sacerdoti, in un momento in cui “generalizzazioni ingiuste e false gettano un’ombra su intere vite dedicate al servizio delle comunità cristiane e della società”. Se gli abusi avvenuti “sono deplorevoli e motivo di grande preoccupazione”, ciò “non inficia il prezioso servizio che sacerdoti, consacrati e laici rendono alla vita della Chiesa e della società, in Portogallo e nel mondo, che meritano tutta la nostra gratitudine e sostegno”. Parte dei lavori della plenaria sono poi stati dedicati alla preparazione per la Gmg di Lisbona 2023, al processo sinodale 2021-2024, alla discussione di un documento nazionale su “Il dono della vocazione sacerdotale”, che affronta in modo particolare il tema della formazione dei sacerdoti.