“Quanto è necessaria una formazione di qualità per coloro che saranno la presenza sacramentale del Signore in mezzo al suo gregge!”. Lo ha esclamato il Papa nel discorso scritto, in spagnolo, rivolto ai rettori e formatori per Seminari dell’America Latina e consegnato durante l’udienza a loro concessa. Secondo Francesco, occorre “una visione antropologica integrale, che tenga conto simultaneamente e in maniera equilibrata delle quattro dimensioni presenti nella persona del seminarista: umana, intellettuale, spirituale e pastorale”. Sono queste, per il Papa, le dimensioni da tener presente negli anni del Seminario, e che danno luogo ad una “formazione unica, integrale, comunitaria e missionaria”. La formazione sacerdotale, si legge nel testo, “ha un carattere eminentemente comunitario fin dalle origini: una delle sfide da raccogliere è quindi quella di fare dei seminari “autentiche comunità cristiane”, tramite “un progetto formativo coerente” che implica anche “un numero adeguato di seminaristi e formatori”. Di qui la necessità di impegnarsi a “creare o consolidare Seminari interdiocesani, provinciali e regionali”. Un compito, questo, che per Francesco “i vescovi devono assumersi sinodalmente, specialmente a livello delle Conferenze episcopali regionali o nazionali”. “Stare attenti a non formare ‘superuomini’ che pretendano di sapere e controllare tutto ed essere autosufficienti”, indicazione di rotta del Papa ai presenti: “La dimensione umana della formazione sacerdotale – puntualizza Francesco – non è una semplice scuola di virtù, di accrescimento della propria personalità o di sviluppo personale: implica, soprattutto, una maturazione integrale della persona”.