Cure palliative: Paglia (Pontificia accademia per la vita), “spazio di azione a difesa della vita e dell’umano”

“Le cure palliative appartengono ad una dimensione culturale, che implica un accompagnamento ed una presa in carico della sofferenza della persona malata, sul piano medico e spirituale”, sono le parole di mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, alla vigilia di san Martino di Tours e Giornata nazionale delle cure palliative. “L’Italia ha capito l’importanza delle cure palliative e c’è oggi la legge 38/2010 su cure palliative e terapia del dolore. Da un anno, poi, le cure palliative sono entrate a pieno titolo nell’insegnamento universitario della facoltà di medicina e chirurgia”. Prosegue il presidente della Pontificia Accademia per la vita che ha uno specifico progetto dedicato alla diffusione e promozione delle cure palliative nel mondo, avviato nel 2017 con la realizzazione di un “Libro Bianco”, redatto da un gruppo internazionale di esperti e diversi convegni internazionali come il webinar in programma per il 1 dicembre dedicato al tema delle “Cure palliative perinatali” al quale parteciperanno esperti internazionali. Inoltre il 28 ottobre 2019 nella Casina Pio IV in Vaticano, le tre religioni abramitiche hanno firmato un documento comune sulle problematiche del fine vita e della diffusione delle cure palliative. “Le cure palliative rappresentano lo spazio di azione a difesa della vita e dell’umano, respingendo l’ostinazione irragionevole e le derive eutanasiche”, sono le parole di mons. Paglia che aggiunge: “Le cure palliative ci consentono di vincere la solitudine del malato, l’afasia ed il mutismo della nostra società verso le fasi finali dell’esistenza. Una morte umana, per noi credenti, è il grande spazio di apertura verso quella pienezza di vita che ci attende in base alla promessa di Gesù”.

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