L’Alleanza Atlantica “è indispensabile per la sicurezza e prosperità delle nostre nazioni. Senza sicurezza non c’è e non ci può essere crescita per le nostre società e dobbiamo insieme difendere i valori comuni, che contraddistinguono la nostra identità occidentale. È quello che siamo impegnati a fare. Viviamo in un contesto nel quale la pace è qualcosa che non dobbiamo dare per scontata ma per cui dobbiamo lavorare e che ci impone di essere pronti a difenderci efficacemente”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni congiunte alla stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che questa mattina ha incontrato a Palazzo Chigi.
“Le dimensioni transatlantica ed europea della nostra politica estera sono entrambe fondamentali per la nostra sicurezza”, ha sottolineato il premier, che ha “ribadito con chiarezza al segretario generale Stoltenberg che l’Italia sostiene con forza l’integrità territoriale, la sovranità e la libertà dell’Ucraina”. “La nostra coesione politica e il fermo impegno a sostegno dell’Ucraina – ha aggiunto Meloni – sono la migliore risposta che gli alleati della Nato possano dare in termini di determinazione a rimanere uniti, a difendere la sicurezza euro-atlantica. Credo che l’Italia abbia ampiamente dimostrato la sua una posizione molto chiara al riguardo”.
Il presidente del Consiglio ha poi osservato che “il partenariato strategico Nato-Ue è essenziale per la sicurezza euro-atlantica. Sulla base di un’azione congiunta, dovremo puntare ad approfondire ed espandere la cooperazione tra le due organizzazioni, anche sul tema della difesa. Allo stesso modo ritengo sia prioritario lavorare per rafforzare l’Alleanza nel suo complesso, con un forte pilastro europeo e l’obiettivo di renderla più forte e capace di rispondere alle minacce che vengono da diverse direzioni”. “È importante un approccio a 360 gradi, che tenga conto anche delle sfide che vengono dal fianco meridionale”, ha proseguito Meloni, convinta che “la Nato resta un’Alleanza regionale, ma dobbiamo avere un approccio globale. È fondamentale mantenere il primato tecnologico che da secoli consente all’Occidente e quindi anche alla Nato di essere protagonista”.