Sono stati 350 gli ospiti, provenienti da 22 Paesi diversi che quest’estate hanno potuto beneficiare di alcuni giorni di vacanza, al campeggio San Frediano di Vada, grazie alla Fondazione solidarietà Caritas onlus di Firenze e ai tanti donatori che hanno partecipato al crowdfunding lanciato dalla Fondazione a maggio per coprire le spese di un soggiorno per gli ospiti. Fuggiti dalla guerra, bambini e ragazzi con situazioni familiari difficili, profughi scampati a persecuzioni e conflitti, persone senza casa, queste le persone di diverse culture, storie e lingue che, insieme a loro gli operatori della Fondazione, hanno abitato nelle casette nella pineta, riunendosi attorno ai tavoli sotto l’enorme gazebo per i pasti e condividendo diversi giorni insieme, tra mare e giochi, in un clima familiare e sereno. Tra gli ospiti anche persone provenienti dalla parrocchia greco-cattolica Ucraina, con quasi 100 bambini fuggiti con le loro famiglie tra marzo e giugno dalla guerra, dalla parrocchia di San Pancrazio, con alcune famiglie, e da quella di San Zanobi e Santi Fiorentini, con un gruppetto di ospiti della mensa aperta da alcuni anni in parrocchia. Molti anche i profughi afghani, con bambini di tutte le età, che la Fondazione accoglie dall’agosto del 2021 in alcuni appartamenti. “Grazie alla generosità di tante persone abbiamo regalato un sorriso e un bagno tra le onde a chi non sorrideva da tempo o non aveva mai visto il mare. Ringraziamo chi ha voluto starci vicino facendo una donazione e gli operatori che hanno seguito gli ospiti per i tre mesi estivi”, le parole di Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione solidarietà Caritas onlus di Firenze. “Il nostro è un campeggio ‘sui generis’, che non offre animazione con dj sulla spiaggia, che non si prenota online scegliendo i servizi in base alla tariffa, dove non ha senso venire se si è alla ricerca della solitudine, perché la vita in comune è un elemento inderogabile ed è alla base del regolamento che tutti devono accettare”. La Fondazione sta pensando ora di rendere il campeggio San Frediano, nato nel 1954 dall’idea del sacerdote fiorentino don Danilo Cubattoli (“don Cuba” come lo chiamavano i ragazzi), sempre più accogliente e funzionale: l’idea è allestire uno spazio giochi nella pineta per i bambini, sostituire qualche elettrodomestico con modelli a risparmio energetico e ricreare – non potendo costruire una cappella, come quella che c’era ai tempi di don Cubattoli – un luogo ben identificabile e tranquillo dedicato alla preghiera.