“Pace e sicurezza” sono state “colpite e messe a gravissimo rischio dalle allarmanti vicende che nel centro Europa si stanno svolgendo”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Torino in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico-scolastico 2022/2023 degli Istituti di formazione militare dell’Esercito.
Il Capo dello Stato si è soffermato “sui mutamenti profondi che da qualche tempo hanno cambiato la scena internazionale. Cambiamenti profondi. Basta pensare, come è stato già ricordato, alla dimensione cyber – o, per dirla in italiano, cibernetica”, ai nuovi mezzi di comunicazione sociale, allo spazio, alle iniziative che sotto diversi profili sempre più sono presenti nello spazio, per comprendere come il mondo sia profondamente cambiato. Non è più il mondo anche soltanto di venti o trenta anni fa”. Per questo, ha proseguito, “occorre pensare in maniera totalmente nuova. E i luoghi in cui fare queste riflessioni sono anzitutto quelli di formazione, quelli in cui si riversa la prospettiva della dottrina dell’Esercito”. Mattarella ha poi ammonito: “Siamo chiamati a interpretare le vicende, le condizioni, in maniera totalmente nuova. Ed è importante”, ha evidenziato, “la collaborazione che vi è tra mondo militare e mondo accademico, con l’operativa cooperazione con diversi atenei. È una prospettiva comune che riguarda l’esame del mondo, l’andamento delle vicende, le prospettive che vanno coltivate e le iniziative da assumere, sempre in base ai valori – che sono stati poc’anzi ricordati – della nostra Costituzione: la libertà, la democrazia, la persona al centro, i diritti umani, e sempre nella ricerca di pace e sicurezza”. “Pace e sicurezza – ha ricordato – che le nostre Forze armate, i nostri Corpi militari hanno costantemente contribuito a cercare nell’ambito delle iniziative della comunità internazionale, sotto la guida delle Nazioni Unite o nell’ambito delle iniziative dell’Unione europea o dell’Alleanza atlantica”.