“Questa giornata di studio sull’indagine previa si inserisce in quelle cinque azioni che vescovi italiani hanno approvato nell’Assemblea generale del maggio scorso e che prevedono una serie di attività per contrastare il fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili”. Lo ha spiegato mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Cei, nel corso della giornata di studi su “L’indagine previa” in corso oggi a Roma. “La partecipazione così numerosa, superiore a quanto ci aspettavamo – ha dichiarato mons. Ghizzoni –, indica una necessità di formazione su questi temi: sta crescendo la sensibilità su questi temi per rendersi più competenti. Dobbiamo aver presente che, prima di agire contro gli abusi, è necessario valutare attentamente le segnalazioni che arrivano nei Centri di ascolto, ormai diffusi in quasi tutte le diocesi italiane. È questo un momento molto delicato, che ha bisogno di esperti ben formati, così da non lasciarsi sfuggire elementi utili e verosimili”.
“Quello dei Centri di ascolto è un servizio pastorale, che non si sostituisce in alcun modo alla denuncia presso le autorità giudiziaria – ha ribadito il presidente del Servizio –. Con i Centri di ascolto diamo assistenza, accoglienza, ascolto alle persone che vi si rivolgono e che troveranno sempre le porte aperte”.