Parlamento Ue: morte di Mahsa Amini, eurodeputati chiedono sanzioni per gli assassini e contro chi reprime le proteste popolari

Il Parlamento condanna la morte di Mahsa Amini in Iran e chiede sanzioni Ue contro i suoi assassini e coloro che sono coinvolti nella repressione delle successive proteste di piazza. Indicazioni che sono iscritte in una risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo. I deputati “condannano con la massima fermezza la morte di Mahsa Amini” e chiedono un’indagine “imparziale, efficace e soprattutto indipendente sulle accuse di tortura e maltrattamento”. Arrestata dalla polizia il 13 settembre per una presunta violazione delle leggi iraniane sul velo, Mahsa Amini è morta in un ospedale di Teheran tre giorni dopo, a seguito di maltrattamenti fisici subiti durante la detenzione. Il Parlamento “esprime forte sostegno al movimento di protesta pacifica in Iran, in particolare alle giovani donne che guidano le proteste, e condanna fermamente – specifica una nota stampa – l’uso diffuso, intenzionale e sproporzionato della forza da parte delle forze di sicurezza iraniane contro i manifestanti pacifici, che ha provocato finora molte vittime”. Inoltre, chiede alle autorità iraniane di rilasciare “immediatamente e incondizionatamente e di ritirare le accuse contro i difensori dei diritti umani e tutti i detenuti che sono stati arrestati unicamente per aver esercitato pacificamente i propri diritti alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica”. Nel testo, si esorta l’Ue a sanzionare, nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’Unione in materia di diritti umani, i funzionari iraniani coinvolti nella morte di Mahsa Amini e nelle violenze contro i manifestanti.

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