Sono 5.740, circa 500 in più rispetto al 2019 (quando ancora non si parlava di pandemia), le persone che nel 2022 hanno chiesto aiuto agli sportelli dei centri d’ascolto territoriali della Caritas di Firenze. “Numero tuttavia sottostimato se consideriamo che spesso dietro ogni singolo utente c’è un intero nucleo familiare”. La fotografia scattata dal terzo report a cura dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas, in collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Firenze, dipinge chiaramente lo tsunami che si sta abbattendo su individui e famiglie, provocato dall’inflazione e dalla crisi energetica.
Tra il 2020 e il 2022 crescono del 33,5% le persone tra i 55 e i 64 anni che si trovano in una condizione di reddito insufficiente a fronteggiare le normali esigenze: ormai più di 7 persone su 10 che si presentano agli sportelli Caritas denunciano difficoltà a far quadrare il bilancio familiare. Spesso a trovarsi in questa situazione sono coloro che dispongono delle risorse considerate, fino al recente passato, necessarie per scongiurare il rischio di povertà: un’istruzione, un lavoro e una casa. Aumentano gli utenti, aumenta la domanda, ma gli sportelli sul territorio iniziano a fare fatica nel darvi risposta: crescono le richieste di prodotti per neonati, prestazioni in ambito sanitario, abiti usati e, in questo periodo, aiuto nel pagamento delle bollette.