Tutto pronto, in Cile, per la celebrazione della terza Assemblea ecclesiale nazionale, che si terrà a Santiago da domani, 7 ottobre, fino a domenica 9 ottobre, alla presenza di oltre seicento delegati. “Rinascere dall’acqua e dallo Spirito” è il versetto biblico che dà il titolo all’incontro, che ha come obiettivo principale quello di “discernere i cambiamenti e le conversioni che dobbiamo intraprendere, per coltivare relazioni più evangeliche, sia all’interno delle nostre comunità, così come nel rapporto con altre realtà che ci sfidano; e in questo modo rispondere al desiderio di essere una Chiesa più sinodale, profetica e di speranza”. Tra gli auspici, quello di “riconoscere le relazioni all’interno delle comunità ecclesiali e i cambiamenti necessari per stabilire relazioni che integrino sinodalmente diversi ministeri, carismi e servizi in vista dell’evangelizzazione, anche in vista del cambiamento di pratiche e strutture ecclesiali.
Il programma prevede prolungati momenti di incontro e confronto, in ottica sinodale. L’assemblea è anche frutto del processo di conversione intrapreso dalla Chiesa cilena nel 2018, nel momento in cui vennero alla luce in maniera forte, anche attraverso una convocazione dei vescovi cileni da parte del Papa, in Vaticano, gli scandali dovuti agli abusi sessuali di uomini di Chiesa. L’assemblea fu decisa in quell’occasione e iniziò il lungo cammino preparatorio, innervato nell’ultimo periodo dal cammino sinodale che tutta la Chiesa sta compiendo. Sul sito della Conferenza episcopale cilena, il vice segretario per la Pastorale della Conferenza episcopale del Cile, padre Renzo Ramelli, analizza il processo vissuto a partire dal luglio 2018 e ricorda il momento in cui i vescovi, riuniti in assemblea plenaria, spinti dalla grave crisi che stava attraversando la Chiesa per la conoscenza pubblica dei casi di abuso sessuale, presero questa decisione. Il sacerdote afferma di osservare con “commozione e stupore” come si è sviluppato il processo di discernimento da allora: “All’inizio non immaginavo tutto quello che abbiamo passato, tutto quello che abbiamo vissuto”.