Terra Santa: Custodia, i festeggiamenti per san Francesco d’Assisi

(Foto: PgPo-Cts)

Due giorni di preghiera e di festa, a Gerusalemme, per celebrare il cosiddetto “transito”, il passaggio dalla vita terrena a quella eterna, di san Francesco d’Assisi. Nella chiesa di San Salvatore, sede della Custodia di Terra Santa, le celebrazioni si sono aperte il 3 ottobre sera con la recita dei primi vespri – durante i quali alcuni giovani frati hanno rinnovato, per un anno, i voti di povertà, castità e obbedienza – e la lettura del brano del transito tratto dalle fonti francescane, preceduta dal rito del lucernario. Nella sua omelia, secondo quanto riferito dalla Custodia di Terra Santa, il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, è partito da una riflessione attorno all’esperienza del morire che accomuna tutti gli esseri viventi: “Francesco ci insegna a spogliarci della nostra volontà attraverso l’obbedienza; a spogliarci degli uffici che ci vengono affidati (…), a spogliarci dell’invidia e dell’orgoglio (…), a spogliarci dal narcisismo e del desiderio di far sapere agli altri quanto siamo bravi”. Da qui l’esortazione ai giovani frati a compiere, alla stregua di San Francesco, “l’esercizio di spogliarsi progressivamente di tutto ciò che vi è di ostacolo e impedimento nel seguire Gesù Cristo e nel vivere secondo il Vangelo”. La mattina del 4 ottobre, giorno della solennità di San Francesco d’Assisi, la chiesa di San Salvatore ha visto la messa solenne, celebrata dal domenicano Jean Jaques Pérennes, priore dell’Ecole Biblique, con la partecipazione delle delegazioni diplomatiche di Italia, Francia, Spagna e Belgio, paesi che storicamente vantano un legame speciale di amicizia con la Custodia di Terra Santa: rispettivamente, il Console generale d’Italia, Giuseppe Fedele, il Console Generale aggiunto di Francia, Quentin Lopinot; il Console Generale di Spagna, Alfonso Lucini e il Console Generale del Belgio, Wilfried Pfeffer. Oltre a loro, erano presenti la Console generale del Regno Unito, Diane Corner e il Console generale di Grecia, Evangelos Vlioras. La giornata si è conclusa con la recita dei secondi vespri animata dai frati studenti di teologia del convento di San Salvatore.

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