“Questa ultima proposta di legge, che vuole impedire ai profughi e ai rifugiati politici di trovare una dimora sicura qui nel Regno Unito, è ingiustificata nella sua crudeltà”. Con queste parole Sarah Teather, direttrice del “Jesuit Refugee Service UK”, il “Servizio di accoglienza dei rifugiati dei Gesuiti del Regno Unito”, commenta la nuova legge sull’immigrazione che la ministra dell’Interno, Suella Braverman, annuncerà oggi, durante il congresso del partito conservatore, e che conterrà una stretta ulteriore per chi attraversa il canale della Manica e tenta di entrare nel Regno Unito. Quest’anno oltre 33.500 persone sono arrivate qui dalla Francia, un nuovo record benché il governo abbia minacciato di deportare chiunque tenti di entrare illegalmente nel Regno Unito in Rwanda. La nuova legge, che impedisce ai rifugiati politici di chiedere asilo, è stata condannata da tutte le charities britanniche che lavorano con i migranti come ingiusta e disumana. “La nuova legislazione, che segue da vicino quella esistente, che già punisce profughi e rifugiati politici per come si spostano, suggerisce che il governo vuole dimostrare che non ha ancora raggiunto il limite della sua crudeltà o del suo divorzio dalla realtà”, ha detto ancora Teather. “Negare ai rifugiati l’accoglienza è un atteggiamento codardo e disonesto. Piuttosto che gridare più forte su come rendere impossibile arrivare nel Regno Unito la politica del governo dovrebbe concentrarsi sulla protezione dei rifugiati”.