La Commissione europea ha messo a disposizione altri 100 milioni di euro a sette Stati membri che hanno ospitato un gran numero di rifugiati. La decisione fa seguito all’evento di impegno globale del 9 aprile “Stand Up for Ukraine”, in cui la Commissione ha impegnato fino a 400 milioni di euro per sostenere i rifugiati dall’Ucraina negli Stati membri più colpiti. La prima quota di 248 milioni di euro a titolo di assistenza di emergenza è stata assegnata a maggio a cinque Stati. Pertanto, Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Cechia hanno già beneficiato del sostegno aggiuntivo. Questa seconda tranche dell’assistenza di emergenza dai fondi per gli affari interni sosterrà Polonia, Slovacchia, Cechia, Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituania. “Gli Stati – specifica una nota emessa a Bruxelles – possono utilizzare questi fondi per continuare a offrire assistenza immediata ai rifugiati, come cibo, trasporti e alloggi temporanei. Questi fondi possono anche sostenere la loro capacità di integrare i rifugiati, compresi quelli vulnerabili, come i minori non accompagnati”. Anche “le organizzazioni della società civile e gli enti locali e regionali svolgono un ruolo chiave nell’offerta di assistenza. Gli Stati membri dovranno quindi garantire che questo finanziamento di emergenza affluisca anche a loro”. I restanti 52 milioni di euro “saranno incanalati in una fase successiva verso bisogni emergenti, come progetti di alloggio, fornitura di pronto soccorso psicologico, salute mentale e supporto psicosociale alle persone in fuga dall’Ucraina”.