Il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, ha inaugurato oggi a Bressanone l’anno 2022/23 dello Studio teologico accademico: ai 140 tra nuovi iscritti e studenti già frequentanti mons. Muser ha ricordato l’esempio del beato Josef Mayr Nusser e ha augurato loro “di saper essere scomodi e di contribuire a mantenere viva la domanda di Dio nella Chiesa e nella società di oggi”. Nella celebrazione di apertura dell’anno accademico 2022/23 dello Studio teologico accademico (Sta) a Bressanone – informa la diocesi – il vescovo ha dato il benvenuto agli studenti frequentanti e ai 140 nuovi iscritti distribuiti tra gli indirizzi di teologia, scienze religiose ad indirizzo pedagogico-didattico e filosofia. Il percorso dello Studio teologico accademico a Bressanone prepara infatti a diversi sbocchi professionali: insegnamento della religione, servizi nelle unità pastorali, nella pastorale della salute all’interno degli ospedali, nell’attività educativa e formativa per i giovani. Mons. Muser ha voluto ricordare che esattamente il 3 ottobre di 78 anni fa Josef Mayr Nusser rifiutò di giurare a Hitler: “Il suo è stato un modello di vita e di fede, l‘esempio di un cristiano credibile e coerente che segue la sua coscienza orientata al Vangelo”. Guardando al beato altoatesino, il vescovo ha ribadito agli studenti l’importanza di saper essere scomodi e andare controcorrente, di non seguire sempre le mode. Muser ha espresso inoltre la gratitudine della diocesi di Bolzano-Bressanone che può venerare questo martire: “La figura e la condotta di Mayr Nusser ci incoraggiano e restano oggi uno stimolo per tutti noi”. Agli studenti e allo Sta il vescovo ha augurato che nel nuovo anno accademico possano impegnarsi “a mantenere viva la domanda di Dio nella Chiesa e nella società”. Il preside, Alexander Notdurfter, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dello Sta nel dibattito pubblico: “Solo quando siamo in dialogo con la società possiamo contribuire portando il nostro punto di vista nelle questioni di questo tempo, favorendo la soluzione dei problemi nei vari ambiti”. Notdurfter si è detto convinto “che la filosofia e la teologia abbiano cose interessanti da dire. Cercare il coinvolgimento nei discorsi scientifici e sociali è importante anche per filosofi e teologi. Quando le nostre discipline cercano lo scambio con altre scienze e con persone che vivono in mondi differenti, allora riescono ad andare al passo con i tempi”.