La tempesta tropicale Nalgae (nome locale Paeng) ha toccato terra sabato 29 ottobre a Catanduanes e oltre 3 milioni di persone vivono nelle aree colpite. Forti venti e forti piogge stanno causando inondazioni, frane e sfollamenti in diverse regioni delle Filippine, con 72 vittime non confermate. Solo nella Regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano, oltre 78.000 famiglie sono state colpite da inondazioni e frane causate dalla pioggia. Nalgae è l’ultima delle oltre 20 tempeste che hanno colpito le Filippine durante la stagione dei tifoni del Pacifico 2022. L’Unicef è “profondamente preoccupato per i bambini e le famiglie a rischio e ribadisce la propria disponibilità a fornire sostegno al governo filippino per raggiungere i bambini colpiti e le loro famiglie”. L’Unicef ha un ufficio sul campo nel Mindanao con personale dedicato a lavorare nei settori dell’acqua, dei servizi igienici, della salute e della nutrizione, dell’istruzione e della protezione. In quella zona vi sono alcuni degli indicatori più bassi di salute, nutrizione e benessere dei bambini. L’Unicef nelle Filippine sta “monitorando attentamente la situazione con i suoi partner Onu e sta coordinando le valutazioni con le autorità nazionali e locali”. “I diritti dei bambini sono minacciati da ogni tifone che inonda le loro comunità. I bambini sono i meno responsabili degli eventi meteorologici estremi, eppure sono loro ad essere sfollati, tagliati fuori da scuole e ospedali, a subire stress”, ha dichiarato il rappresentante dell’Unicef, Oyunsaikhan Dendevnorov. L’Unicef ha preposizionato aiuti di emergenza per le famiglie, per rispondere alle esigenze delle persone colpite in termini di acqua potabile, servizi igienici, forniture mediche, nutrizione, istruzione e protezione dei bambini.