Dal 24 agosto 2021 al 26 ottobre 2022 sono stati segnalati in Italia 1.323.088 casi di reinfezione, pari al 7% del totale dei casi notificati nello stesso periodo. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (16,7% vs 16,2% della scorsa settimana). È quanto si legge nel report esteso “Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” diffuso dall’Istituto superiore di sanità.
Il tasso di incidenza a 7 giorni è in diminuzione in tutte le fasce d’età. Il tasso di incidenza più elevato si registra nella fascia di età 70-79 anni (566 casi per 100.000 vs 643 per 100.000 della settimana precedente) mentre nella fascia 0-9 anni si registra il valore più basso pari a 149 casi per 100.000 (vs 161 per 100.000 della settimana precedente). L’età mediana alla diagnosi dei soggetti segnalati nell’ultima settimana è stabile rispetto alla settimana precedente (55 anni). Rimane stabile rispetto alla settimana precedente anche la percentuale di casi tra gli operatori sanitari (2,3%) così come quella dei casi segnalati nella popolazione in età scolare rispetto al resto della popolazione (6,2% vs 6,9%). Nell’ultima settimana, il 17% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 34% nella fascia d’età 5-11 anni, il 49% nella fascia 12-19 anni.
Rispetto all’efficacia del vaccino, nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 è risultata pari al 29% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 20% tra i 91 e 120 giorni, e 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale mentre è risultata pari al 42% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Rispetto a prevenire casi di malattia severa, l’efficacia del vaccino è pari al 61% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 63% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni mentre è pari all’82% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.