Ucraina: Cif, “Papa Francesco sia investito dell’autorità di incontrare i due contendenti” in guerra

“Un’autorità giuridica pienamente efficiente che si affianchi agli istituti del negoziato, della mediazione, della conciliazione, dell’arbitrato, espressione della legalità internazionale, che sia investita del compito di proporre percorsi di riconoscimento vicendevole dei due contendenti, al fine di ritornare ad un equilibrio attraverso l’attivazione di processi di responsabilità e di prossimità”. È quanto chiedono le “le donne del Centro italiano femminile” al diritto internazionale “onde evitare che prevalga la legge del più forte” nella guerra di invasione russa contro l’Ucraina. La richiesta è contenuta nel comunicato finale del Consiglio nazionale del Centro italiano femminile (Cif), riunito a Roma presso la sede nazionale nei giorni 22-23 ottobre 2022. Nel testo, diffuso oggi, il Cif propone che “il Santo Padre, riconosciuto come ‘un’autorità giuridica pienamente efficiente’ anche per prestigio morale universalmente condiviso, nella Sua veste di pellegrino venga investito dell’autorità di incontrare i due contendenti” perché, si legge, “solo donando dignità ai partecipanti e facendo leva sulla relazione infranta che porta con sé sofferenza e dolore, si può dare voce ai bisogni e desideri delle vittime di entrambi i campi di battaglia, ristabilendo il principio che la pace non è affidata all’esercizio della legge del più forte”. Per il Cif, “il traguardo della convivenza sociale è da costruirsi ogni giorno anche con il vietare la produzione, l’accumulo, la vendita e il traffico delle armi”.

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