Shoah: Cesena, Ambasciata Israele riconosce il monaco don Odo Contestabile “Giusto fra le nazioni”

Foto Comune Cesena

L’Ambasciata d’Israele in Italia ha conferito il titolo di Giusto fra le Nazioni, la più alta onorificenza civile dello Stato d’Israele, alla memoria di don Odo Contestabile, monaco del monastero di Santa Maria del Monte (Cesena) che si adoperò per salvare le famiglie Lehrer e Mondolfo opponendosi alla legislazione antisemita e alla politica di sterminio nazi-fascista, mettendo a rischio la propria vita e senza mai ricevere un compenso. Lo rende noto il Comune di Cesena.

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La cerimonia di conferimento si è svolta oggi nell’Aula Magna della Facoltà di Psicologia di Cesena alla presenza di più di 300 persone tra studenti e autorità. A rievocare i fatti storici sono stati i racconti di Marco e Giulia Grego, figlio e nipote della salvata Erica Lehrer, e di Lea Contestabile, nipote del Giusto don Odo Contestabile. A descrivere il contesto storico del salvataggio il professore Filippo Panzavolta, responsabile della scoperta delle vicende che coinvolsero Don Contestabile e le due famiglie di ebrei. “Proprio oggi, a un secolo esatto dalla Marcia su Roma, che portò al potere il Fascismo – artefice delle Leggi razziali in Italia – noi ci troviamo qui a ricordare invece chi ha posto la vita davanti alla morte, e ha permesso a tutti voi discendenti di essere qui oggi. E questo mi sembra abbia un alto significato emblematico”, ha detto Smadar Shapira, consigliere per gli Affari pubblici dell’Ambasciata di Israele, nel corso del suo intervento. Partole condivise dal sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, per il quale “don Odo è per noi la dimostrazione che in quegli anni in tanti non rimasero in silenzio scegliendo di agire con altruismo e coraggio. In quel lungo inverno 1943-1944 l’Italia si ritrovò schiacciata dalla furia nazi-fascista e accadde quello che per molti, nonostante le leggi razziali, non si sarebbe mai potuto verificare nelle nostre città. Don Odo aprì le porte dell’abbazia a due famiglie ebree, prima i Lehrer e dopo i Mondolfo, accompagnandole fino al confine con la Svizzera. Quanti di noi avrebbero avuto il coraggio di fare la cosa giusta? Oggi sappiamo tutti qual era la cosa giusta da fare. Eppure la tragedia della Shoah è accaduta, ed è accaduta – come tante altre tragedie della storia più o meno recente – per opera dell’uomo. È oggi quanto mai vitale ricordare le donne e gli uomini coraggiosi, lo è prima che il trascorrere del tempo cancelli per sempre le testimonianze e le altre prove documentali del loro gesto di aiuto”. I cittadini italiani riconosciuti con il titolo di Giusto fra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme sono circa 700. Da oggi all’elenco si aggiunge anche il nome di don Odo Contestabile.

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