I vescovi greco-cattolici romeni si riuniscono a Blaj per l’assemblea ordinaria del Sinodo. I lavori, 27-28 ottobre, saranno presieduti dall’arcivescovo maggiore della Chiesa romena unita con Roma, greco-cattolica, il card. Lucian Muresan. Sull’ordine del giorno ci sono temi di carattere canonico, pastorale e amministrativo, informa un comunicato stampa dell’Arcieparchia di Blaj. Al centro della sessione del sinodo sarà la commemorazione del vescovo martire Iuliu Hossu, beatificato da Papa Francesco il 2 giugno a Blaj. Infatti, nel tardo pomeriggio di oggi, i vescovi parteciperanno ad Alba Iulia alla benedizione del monumento dedicato al beato Iuliu Hossu e alla commemorazione del vescovo martire con una serie de conferenze. Il vescovo Iuliu Hossu aveva 63 anni quando fu arrestato, insieme a tutti gli altri vescovi greco-cattolici romeni, la notte tra 28-29 ottobre 1948. Dopo anni di detenzione nella prigione di Sighet e di domicilio forzato in vari monasteri ortodossi, è morto il 5 marzo 1973 in un ospedale di Bucarest. Nel 1969 fu creato cardinale in pectore da Papa Paolo VI. Ai martiri del XX secolo la Chiesa greco-cattolica romena sta dedicando ora anche un Santuario, a Sighet, ora in fase di costruzione. Il complesso si trova vicino al cimitero dei poveri, dove tante persone che hanno perso la vita nella prigione di Sighet furono gettate in una fossa comune. Tra queste, i vescovi martiri beati Anton Durcovici, Tit Liviu Chinezu, Ioan Suciu e Valeriu Traian Frențiu.