“I bambini che crescono in condizioni di povertà o di esclusione sociale hanno difficoltà a raggiungere buoni risultati a scuola, a godere di buona salute e a realizzare appieno il loro potenziale nella vita. Inoltre, corrono un rischio maggiore di diventare disoccupati, poveri e socialmente esclusi da adulti”. Il commento è di Eurostat, che pubblica una indagine sulla popolazione più giovane in Europa in relazione al rischio-povertà. Nel 2021, il 24,4% dei bambini (di età inferiore ai 18 anni) nell’Ue era a rischio di povertà o esclusione sociale, rispetto al 21,1% degli adulti (di età superiore ai 18 anni). Tra gli Stati membri, nel 2021 le quote più alte di bambini a rischio di povertà o esclusione sociale sono state registrate in Romania (41,5%), Spagna (33,4%), Bulgaria (33,0%), Grecia (32), Italia (29). D’altro canto, le percentuali più basse sono state registrate in Slovenia (11,0%), Finlandia (13,2%) e Repubblica Ceca (13,3%). “I bambini sono risultati più a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto agli adulti in 18 dei 27 Stati membri dell’Ue”. Al contrario, “gli adulti erano più a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto ai bambini in 9 Stati membri (Lettonia, Estonia, Danimarca, Croazia, Slovenia, Lituania, Paesi Bassi, Finlandia e Polonia)”.