La cattedrale di Ferrara, inagibile a causa dei danni del sisma 2012, è stata riaperta oggi, 27 ottobre, tre anni dopo la chiusura, in occasione della mostra interattiva che presenta lo stato dei lavori e in particolare le scoperte – dopo tre secoli – dei dieci capitelli e fregi medievali inglobati nel XVIII secolo all’interno di alcuni pilastri dell’edificio.
La presentazione ufficiale dell’esposizione “Il cantiere della cattedrale” ha visto in mattinata gli interventi dell’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, di mons. Ivano Casaroli (presidente del Capitolo della Cattedrale), del prefetto Rinaldo Argentieri, dell’assessore comunale Matteo Fornasini, dell’assessore regionale Marcella Zappaterra e dell’architetto Alessandra Quarto, dirigente della Soprintendenza. In particolare, mons. Casaroli ha sottolineato “l’impressione che si ha della sapienza con la quale vene costruita questa cattedrale”. Dopo la scoperta di questi “tesori risorti dal silenzio, c’è la necessità che l’edificio torni a essere casa di tutti”.
Nel dicembre 2020 vennero alla luce frammenti di alcune delle colonne, dei capitelli e dei fregi medievali che sostenevano l’antico matroneo della cattedrale, prima della ristrutturazione settecentesca guidata da Francesco Mazzarelli. Opere più o meno conservate (alcune sono state rovinate dai lavori svolti nel XVIII secolo), raffiguranti leoni, grifoni e figure antropomorfe, che verranno analizzate meglio, e di cui non si conserva alcuna documentazione. La costruzione del Duomo, chiuso integralmente da marzo 2019 coi lavori assegnati alla ditta “Leonardo”, iniziò nel 1132 e si pensa fu diretta dall’architetto e scultore Nicholaus.