Papa Francesco: udienza, “non lasciarsi guidare dalla desolazione, nessuna prova è al di fuori della nostra portata”

(Foto Vatican Media/SIR)

“È importante, per chi vuole servire il Signore, non lasciarsi guidare dalla desolazione. ‘Non ho voglia, è noioso’…stai attento!”. Lo ha raccomandato il Papa, che nella parte finale della catechesi di oggi, dedicata alla desolazione, ha denunciato: “Purtroppo, alcuni decidono di abbandonare la vita di preghiera, o la scelta intrapresa, il matrimonio o la vita religiosa, spinti dalla desolazione, senza prima fermarsi a leggere questo stato d’animo, e soprattutto senza l’aiuto di una guida”. “Una regola saggia dice di non fare cambiamenti quando si è desolati”, ha spiegato Francesco: “Sarà il tempo successivo, più che l’umore del momento, a mostrare la bontà o meno delle nostre scelte”. Nel Vangelo, ha ricordato il Papa, “Gesù respinge le tentazioni con un atteggiamento di ferma risolutezza. Le situazioni di prova gli giungono da varie parti, ma sempre, trovando in lui questa fermezza, decisa a compiere la volontà del Padre, vengono meno e cessano di ostacolare il cammino”. “Nella vita spirituale la prova è un momento importante – ha proseguito Francesco – la Bibbia lo ricorda esplicitamente: ‘Se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione’”. “Se vuoi andare sulla strada verso il bene, preparati: ci saranno ostacoli, tentazioni, momenti di tristezza”, il commento del Papa: “È come quando un professore esamina lo studente: se vede che conosce i punti essenziali della materia, non insiste: ha superato la prova. Se sappiamo attraversare solitudine e desolazione con apertura e consapevolezza, possiamo uscirne rafforzati sotto l’aspetto umano e spirituale”. “Nessuna prova è al di fuori della nostra portata”, ha assicurato Francesco: “nessuna prova sarà superiore a ciò che possiamo fare, ma non fuggire dalle prove, vedere cosa significa cosa la prova. Cosa significa che sono triste, che sono in desolazione e non posso andare aventi? San Paolo ricorda che nessuno è tentato oltre le sue possibilità, perché il Signore non ci abbandona mai e, con lui vicino, possiamo vincere ogni tentazione”. “E se non vinciamo oggi, ci alziamo un’altra volta, camminiamo e la vinceremo domani”, la conclusione a braccio: “Non permanere morti, già così, vinti per un momento di tristezza e di desolazioni: andate avanti! La vita spirituale è sempre camminare”.

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