Si è svolta il 24 e il 25 ottobre a Budapest una riunione dei presidenti delle Conferenze episcopali dell’Europa centrale e orientale. All’incontro, informa la Conferenza episcopale ungherese in una nota, hanno partecipato, tra gli altri, l’arcivescovo di Vilnius, mons. Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), mons. András Veres, presidente della Conferenza episcopale cattolica ungherese, il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, mons. Michael Wallace Banach, nunzio apostolico in Ungheria, i membri del Consiglio permanente della Conferenza episcopale cattolica ungherese: il card. Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, l’arcivescovo di Veszprém, mons. György Udvardy, e il vescovo di Szombathely, mons. János Székely; nonché i presidenti e i rappresentanti delle Conferenze episcopali di Slovacchia, Polonia, Romania, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, e quelli della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e Metodio che unisce Serbia e altri Stati della regione.
Il tema centrale dell’incontro di due giorni è stato la pace. Nel suo discorso di benvenuto, mons. Veres ha offerto ai partecipanti una riflessione dei Padri del Concilio Vaticano II: “La pace non è la semplice assenza della guerra, né può ridursi unicamente a rendere stabile l’equilibrio delle forze avverse; essa non è effetto di una dispotica dominazione, ma viene con tutta esattezza definita ‘opera della giustizia’ (Is 32,7)” (GS 78). Ha anche sottolineato che la pace può esistere quando le persone accolgono Gesù, l’artefice della pace, e quando i cuori delle persone di buona volontà si aprono agli altri.
Il nunzio apostolico, Michael Wallace Banach, ha parlato dell’amore della Chiesa per la pace e dei suoi conseguenti sforzi per abbracciare tutte le dimensioni della pace, per poi porre la domanda: Chiesa, cosa stai facendo per la pace? Dal nunzio la sottolineatura che questa domanda deve risuonare nei cuori, con la speranza di una conclusione pacifica della guerra in Ucraina.
L’arcivescovo Grušas ha esortato a pregare per il ripristino della pace in Ucraina e a trovare in noi stessi, attraverso la preghiera, la strada che porta alla pace nei nostri Paesi e in Europa. Nella sua relazione anche il card. Grech ha sottolineato l’importanza della pace e ha descritto il processo con cui la Chiesa cerca di ascoltare il popolo di Dio.
Nella serata di ieri la celebrazione della messa nella cappella della Santa Destra della basilica di Santo Stefano (che custodisce la reliquia della mano destra del primo re santo ungherese), presieduta dal card. Erdő. Su invito della presidente della Repubblica, Katalin Novák, la conferenza si è conclusa al Palazzo Sándor, dove è stato offerto un ricevimento.