Pace: Verona, il 27 ottobre una veglia di preghiera presieduta dal vescovo Pompili

Anche da Verona si alza un “Grido per la Pace”. La Diocesi di san Zeno, sulle orme di papa Francesco, propone un doppio appuntamento all’insegna della fratellanza e della pace tra i popoli e le culture. Venerdì 28 ottobre, alle ore 20.30 – informa la diocesi –  la cattedrale ospiterà la prima Veglia per la pace, una liturgia di preghiera presieduta dal vescovo Domenico Pompili a cui sono invitati anche i cristiani di altre comunità ecclesiali. Il giorno precedente, giovedì 27, alle ore 20.30 nel Salone dei Vescovi (presso la Curia di Verona, Piazza Vescovado 7) è previsto l’incontro “Disarmiamoci! Il nome del Dio in cui crediamo è pace”, un confronto interreligioso in occasione della XXI Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, in cui interverranno il vescovo Domenico Pompili e Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche in Italia, che quest’anno ha scelto il Consiglio islamico di Verona come capofila nel dialogo interreligioso a livello nazionale. Si tratta di due momenti per dare eco nella Chiesa di San Zeno agli accorati appelli del Santo Padre, che nel pomeriggio di martedì 25 ottobre presiederà la cerimonia di preghiera per la pace al Colosseo con i rappresentanti delle religioni mondiali, all’interno dell’evento internazionale “Il Grido della Pace – Religioni e culture in dialogo” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. “In un contesto globale sempre più lacerato da conflitti e violenze – si legge in una nota – lo sforzo comune dei credenti e dei cristiani deve essere quello di chiedere nella preghiera, il dono della pace, nella consapevolezza dei problemi reali e con l’impegno di promuovere processi di riconciliazione mirati a salvaguardare in particolare i più vulnerabili e indifesi. Per questo, la Veglia in Cattedrale di venerdì 28 ottobre sarà un modo per ricordare che la pace nasce prima dal cuore di ciascuno e si traduce sempre in azioni concrete di mitezza, apertura, disponibilità all’ascolto, capacità di disinnescare le contese e tessere la concordia”.

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